Dopo l’intervento di protesi al ginocchio, è normale avvertire dolore, ma tende a diminuire gradualmente con il passare dei giorni. I primi giorni il dolore è più intenso e viene gestito con antidolorifici.
Già entro un mese, la maggior parte dei pazienti nota un netto miglioramento.
Tempi di recupero del dolore
- Primi giorni: dolore acuto, gestito con analgesici
- 4-6 settimane: miglioramento significativo per molti pazienti
- 3-6 mesi: il dolore residuo può scomparire del tutto.
Quando preoccuparsi
Se il dolore persiste oltre i sei mesi o diventa più intenso, è importante rivolgersi allo specialista. La fisioterapia, unita a una buona aderenza alle indicazioni post-operatorie, può accelerare il recupero e ridurre i fastidi.
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Quanto dura il dolore dopo l’intervento al ginocchio?
Ogni paziente ha un decorso diverso, ma esistono delle tempistiche indicative che aiutano a capire cosa aspettarsi.
Il dolore tende a diminuire con il passare dei giorni, ma può persistere per settimane o addirittura mesi.
Dolore dopo la protesi al ginocchio: cosa è normale
Perché si prova dolore dopo l’intervento? Il dolore post-operatorio è una risposta naturale del corpo all’intervento chirurgico.
Quando si impianta una protesi, i tessuti vengono manipolati, i muscoli e i legamenti sollecitati, e l’osso subisce un trauma chirurgico. È quindi normale che ci siano dolore, gonfiore e rigidità.
Nelle prime 72 ore il dolore può essere intenso, ma viene gestito con farmaci antidolorifici, spesso somministrati per via endovenosa o attraverso tecniche di controllo del dolore multimodale.
L’obiettivo è ridurre il dolore abbastanza da permettere al paziente di iniziare la fisioterapia già nelle prime 24 ore.
Dopo la prima settimana, il dolore comincia a diminuire. Il gonfiore, però, può persistere più a lungo e contribuire a una sensazione di rigidità o fastidio.
Secondo la nostra esperienza, tra la seconda e la sesta settimana si assiste a un miglioramento progressivo del dolore, soprattutto se si seguono correttamente le indicazioni del fisioterapista.
Quando inizia a migliorare?
Per la maggior parte dei pazienti, un miglioramento significativo si verifica entro le prime 4-6 settimane. È in questo periodo che si riesce a camminare meglio, dormire con meno disturbi e tornare a compiere i movimenti quotidiani con maggiore facilità.
Dolore persistente dopo 3-6 mesi: è normale?
Secondo uno studio pubblicato su PMC, circa il 20% dei pazienti può continuare a sentire dolore anche dopo sei mesi. Questo non significa necessariamente che ci sia un problema grave, ma potrebbe indicare un’infiammazione residua, una rigidità articolare o un’alterazione nella biomeccanica del cammino.
Dolore notturno, al polpaccio e muscolare: cosa sapere
Molti pazienti riferiscono che il dolore è più forte di notte. Questo accade perché, a riposo, l’infiammazione può accentuarsi e la posizione supina può far percepire di più il fastidio. In genere il dolore notturno si riduce entro le prime 4-6 settimane, ma può durare più a lungo nei casi di recupero più lento.
Dolore al polpaccio dopo l’intervento: cause e segnali
Un leggero dolore al polpaccio può dipendere da un’infiammazione o dall’adattamento muscolare.
uttavia, se il dolore è acuto, associato a gonfiore e calore, potrebbe essere il segnale di una trombosi venosa profonda. In questo caso è fondamentale rivolgersi subito al medico.
Dolore muscolare e rigidità: quanto durano?
Il dolore muscolare, soprattutto nella coscia e nella parte posteriore del ginocchio, può durare anche diversi mesi. Fa parte del processo di recupero perché muscoli e tendini si devono riadattare alla nuova meccanica articolare.
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Riabilitazione e sollievo dal dolore: cosa funziona
La fisioterapia aiuta a migliorare la forza muscolare e la mobilità articolare. Inoltre, esercizi mirati aiutano a ridurre l’infiammazione e prevenire la rigidità, due delle principali cause di dolore residuo.
Ricorda che è fondamentale camminare per favorire la circolazione, ridurre il gonfiore e mantenere la mobilità. Si può iniziare a camminare con ausili già dal giorno dopo l’intervento, e progredire gradualmente nelle settimane successive.
Quando preoccuparsi per il dolore al ginocchio?
È importante contattare il medico se il dolore:
- peggiora improvvisamente dopo un miglioramento
- è associato a febbre o gonfiore anomalo
- compare dopo un periodo di assenza
impedisce di dormire o camminare nonostante la terapia.
Domande frequenti
- Quanto tempo ci vuole per smettere di sentire dolore dopo la protesi al ginocchio? Il dolore può durare da qualche settimana fino a 3-6 mesi. La maggior parte dei pazienti sente un miglioramento evidente entro le prime 4-6 settimane.
- È normale avere dolore dopo 3 mesi dalla protesi? Sì, un dolore lieve e sporadico è considerato normale. Se il dolore è forte o peggiora, è bene consultare il medico.
- Cosa fare se il dolore al ginocchio non passa?Continuare con la fisioterapia, seguire le indicazioni del medico e valutare eventuali esami di controllo se il dolore persiste oltre i sei mesi.
- Quanto dura il gonfiore dopo la protesi al ginocchio? Il gonfiore può durare da 3 a 6 mesi e tende a ridursi gradualmente. Il movimento e la crioterapia possono aiutare a controllarlo.
- Come dormire dopo la protesi per ridurre il dolore? È consigliabile dormire con un cuscino sotto il ginocchio o tra le gambe, evitando posizioni che stressano l’articolazione.
Se soffri da tempo di dolori articolari, se l’artrosi limita la tua libertà di movimento, o se hai già ricevuto una diagnosi che ti orienta verso la chirurgia protesica, la Clinica Ruesch è pronta ad accoglierti.
- Prenotare una visita specialistica è semplice: contattaci per fissare un appuntamento, ricevere informazioni sui costi dell’intervento e sulle convenzioni con le principali compagnie assicurative.
Riferimenti bibliografici
-
Mayo Clinic – Q&A: Pain After Knee Replacement Surgery
Credit foto: Adobe free stock

- 10/06/2025
Dott.Ugo Camilleri
Specialista in Ortopedia e Traumatologia. Medico specializzato nella diagnosi e cura delle patologie dell’apparato locomotore. Esperto in chirurgia protesica mini-invasiva di ginocchio e anca per un recupero funzionale ottimale.