Quando entrambe le anche sono colpite da artrosi o altre patologie degenerative, il dolore e le limitazioni nella vita quotidiana possono diventare invalidanti. In questi casi, l’intervento di protesi d’anca bilaterale può rappresentare una soluzione efficace per recuperare mobilità, autonomia e qualità della vita.
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Cos’è la protesi d’anca bilaterale?
La protesi d’anca bilaterale prevede la sostituzione di entrambe le articolazioni dell’anca, affette da usura grave o artrosi avanzata. Può essere eseguita in un solo intervento (simultanea) oppure in due tempi diversi (sequenziale). L’obiettivo è ridurre il dolore e migliorare in modo stabile la funzione articolare, soprattutto quando i sintomi compromettono entrambe le anche.
Quando è indicata la protesi bilaterale?
Artrosi avanzata su entrambe le anche
La prima indicazione riguarda pazienti con artrosi bilaterale, ovvero con danno articolare grave su entrambe le anche. I sintomi classici includono:
- dolore cronico a entrambe le anche
- difficoltà nel camminare o salire le scale
- rigidità articolare bilaterale.
Fallimento delle terapie conservative
Quando i trattamenti non chirurgici, come fisioterapia, farmaci o infiltrazioni, non riescono più a controllare i sintomi, l’intervento diventa necessario. La presenza di dolore persistente e disabilità funzionale rappresentano segnali chiari per procedere alla chirurgia.
Età, stato di salute e aspettative funzionali
La scelta di eseguire una protesi bilaterale simultanea dipende anche dallo stato generale del paziente.
andidati ideali sono soggetti in buone condizioni generali, con età compresa tra i 50 e i 70 anni e senza comorbidità importanti.
L’intervento può essere meno indicato per chi ha problemi cardiocircolatori, respiratori o un BMI molto elevato.
Protesi simultanea o in due tempi: cosa cambia
Numerosi studi dimostrano che la protesi simultanea è sicura e ben tollerata nei pazienti selezionati. I principali vantaggi includono:
- una sola anestesia
- ricovero unico
- riabilitazione più rapida
- riduzione dei costi sanitari complessivi.
Tuttavia, comporta anche un impegno chirurgico maggiore e un carico fisiologico più elevato nel post-operatorio.
Quando si preferisce la chirurgia in due tempi
Nei pazienti più fragili o con elevato rischio anestesiologico, si preferisce programmare due interventi separati a distanza di alcuni mesi. Questo approccio permette un recupero più graduale e controllato, con minori probabilità di complicanze sistemiche.
Come si svolge l’intervento bilaterale?
Le tecniche mininvasive rappresentano oggi una scelta sempre più diffusa. Le evidenze in letteratura ci confermano che questo approccio comporta una serie di vantaggi: minori perdite ematiche, riduzione dei tempi di degenza e recupero più rapido rispetto all’intervento tradizionale.
Il chirurgo accede all’anca attraverso incisioni ridotte, preservando i tessuti muscolari e riducendo il trauma chirurgico.
Tempi operatori e decorso post-intervento
Un intervento bilaterale simultaneo può durare circa 2-3 ore. Dopo l’operazione, la degenza ospedaliera dura in media 5-7 giorni.
La mobilizzazione avviene fin dal primo giorno: il paziente inizia a camminare con assistenza, prima con deambulatore, poi con altri supporti.
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Quali sono i principali rischi
Come ogni intervento chirurgico, anche la protesi bilaterale presenta dei rischi. Tra i principali:
- tromboembolia venosa
infezioni - sanguinamento maggiore
- dislocazione della protesi.
Tuttavia, secondo gli studi, i tassi di complicanze nella protesi simultanea non sono significativamente più alti rispetto alla chirurgia sequenziale se eseguiti in centri specializzati.
Affidarsi a un team ortopedico specializzato è essenziale per ridurre i rischi. La chirurgia simultanea richiede competenze avanzate nella gestione intraoperatoria e post-operatoria del paziente.
Benefici a lungo termine della protesi d’anca bilaterale
Quando ben indicata e ben eseguita, la protesi bilaterale offre vantaggi importanti:
- ripristino della simmetria del cammino
- riduzione del dolore bilaterale
- aumento dell’autonomia nelle attività quotidiane
- ritorno a una vita sociale e lavorativa attiva.
Secondo alcuni studi, i pazienti sottoposti a intervento bilaterale simultaneo recuperano la funzionalità più rapidamente e con meno sedute riabilitative rispetto ai pazienti operati in due tempi.
FAQ – Domande frequenti sulla protesi bilaterale d’anca
- È possibile camminare subito dopo una protesi bilaterale? Sì, con l’aiuto di deambulatori si comincia a camminare già dal primo giorno post-operatorio.
- L’intervento simultaneo è più rischioso? Nei pazienti selezionati è sicuro quanto l’intervento in due tempi, con benefici in termini di recupero e costi.
- Dopo quanto tempo si può tornare a guidare? Generalmente dopo 6-8 settimane, a seconda del recupero funzionale.
- Quanto dura la protesi bilaterale? La durata media è di 15-20 anni, con differenze legate a età, peso e stile di vita.
- Si possono fare sport dopo una protesi su entrambe le anche? Sì, sono consigliati sport a basso impatto come nuoto, bici, golf o camminata veloce.
- Prenotare una visita specialistica è semplice: contattaci per fissare un appuntamento, ricevere informazioni sui costi dell’intervento e sulle convenzioni con le principali compagnie assicurative.
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Riferimenti bibliografici
- Functional and Radiological Outcomes Following Simultaneous Bilateral Total Hip Arthroplasty: Analysis of a Retrospective Series
- The safety and efficacy of bilateral simultaneous total hip replacement: an analysis of 2063 cases
- Bilateral Hip Arthroplasty: When Is It Safe to Operate the Second Hip? A Systematic Review
Credit foto: Adobe free stock
- 21/07/2025
Dott. Ugo Camilleri
Specialista in Ortopedia e Traumatologia. Medico specializzato nella diagnosi e cura delle patologie dell’apparato locomotore. Esperto in chirurgia protesica mini-invasiva di ginocchio e anca per un recupero funzionale ottimale.